sabato 29 dicembre 2012

Via libera alle rinnovabili termiche e al nuovo regime sui certificati bianchi


Il 28 dicembre scorso il ministro Clini con la sua firma, ha dato il via libera alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, del decreto interministeriale "Conto Termico", messo a punto insieme con i ministri Corrado Passera (Sviluppo economico) e Mario Catania (Politiche agricole) che, attraverso un nuovo sistema di incentivazione, darà un forte impulso alla produzione di energia rinnovabile termica (biomassa, pompe di calore, pannelli scalda-acqua, condizionamento a energia solare) e ad interventi di efficienza energetica per la pubblica amministrazione.

Il provvedimento, tappa essenziale per raggiungere e superare gli obiettivi ambientali europei al 2020, segue di pochi mesi il Quinto Conto Energia sul fotovoltaico e sulle altre fonti rinnovabili elettriche. 

Firmato oggi anche il decreto interministeriale sui Certificati Bianchi che fissa i nuovi target nazionali per il quadriennio 2013-2016 in termini di risparmio energetico per le aziende di distribuzione dell'energia elettrica e del gas.

Le aziende di distribuzione dell’energia elettrica e del metano dovranno conseguire risparmi sui consumi finali dei loro clienti, oppure acquistare i titoli di efficienza energetica da chi ha ottenuto questi risparmi al posto loro; in questo modo la vendita dei certificati bianchi costituisce un incentivo di mercato agli investimenti, senza pesare sui conti pubblici.

Con il nuovo decreto vengono promossi gli investimenti per l’efficienza energetica e si stabilisce un nuovo regime, che prevede anche grandi progetti industriali e impianti di teleriscaldamento in aree metropolitane, che potranno garantire un risparmio di energia superiore alla 35 mila tonnellate di petrolio.

Il decreto istituisce nuove procedure ad hoc per incentivare il risparmio energetico nel settore industriale, nelle infrastrutture e nei trasporti.

I risparmi cumulati dovranno raggiungere i 4,4 megatep nel 2013, i 5,9 nel 2014, i 6,4 nel 2015 e i 7,3 megatep nel 2016; qualora l’obiettivo nazionale di un determinato anno venga conseguito con un margine superiore al 5%, il target per l’anno successivo sarà incrementato in proporzione.

Fonte Ministero dell'Ambiente

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